Brandon Cox ruba il lavoro ai giornalisti musicali e crea una bella definizione per il nuovo album dei suoi Deerhunter: “nocturnal garage”. In verità la definizione funziona per i primi due brani in scaletta e per la title-track, mentre il resto del programma è composto da canzoni che giocano a essere ruvide e sbilenche quando invece sono ben strutturate, piuttosto efficaci melodicamente e, in verità, nemmeno troppo notturne o trasognate (fa eccezione, fin dal titolo, Sleepwalking). Il fascino di Monomania sta proprio in questo mettere ordine, magari solo temporaneamente, nel mondo nervoso e a volte sin troppo ricco di spunti creativi di Cox, un musicista che in passato è stato spesso più interessante nei propositi che incisivo negli esiti. Una nota di merito per il fantasioso e intenso chitarrista Lockett Pundy, autore anche di uno dei pezzi più intensi della raccolta. The Missing. (Antonio Vivaldi)