Passato indenne attraverso una lunga serie di traversie esistenziali, John Hiatt sa come dar voce alle emozioni più profonde. Il song-writer del mid-west è un autentico maestro nel narrare storie capaci di portare alla luce ciò che intimo, di scavare negli abissi del cuore senza remore né ipocrisie. Oggi, i tempi oscuri e laceranti che, paradossalmente, hanno reso memorabili album come Bring The Family e Turning Point sono lontani. Mystic Ball è comunque un lavoro di grande lirismo e di notevole qualità musicale. Le chitarre elettriche graffiano con spietata abilità brani come We’re alright Now e Bite Marks e My Business, intrisi di sonorità blues e d’energia. Il richiamo alla solitudine e alla sensazione, mai del tutto superata, di spaesamento e confusione esistenziale torna ad insinuarsi in No Wicked Game e Blues Can’t Even Find Me: due meravigliose ballate acustiche che vanno ad inserirsi di diritto nel miglior repertorio di John Hiatt. (Ida Tiberio)