C'è una scuola di pensiero (che come tutte o quasi le scuole di pensiero ha i suoi meriti e i suoi demeriti) secondo la quale i dischi leggeri (leggi: pop in ogni sua forma) sarebbero intrinsecamente inferiori a quelli pesanti (leggi: complessi e/o difficili). Questa scuola di condannerebbe senza appello America Give Up. Che è un disco leggero per definizione: suonato da ventenni, con riferimenti estetici che furono adolescenziali (Phil Spector, Ramones, Jesus & Mary Chain), pieno di ritornelli, stacchi, scatti e melodie sapute ma contagiose. Bene, la potenziale accusa di essere troppo retrò (o derivativo) coglie nel segno. Ma coglie pure nel segno l'entusiasmo degli accordi, come anche una scrittura che, nei limiti del genere, è fresca e a fuoco. Con una mezz'ora abbondante libera, ci sono cose molto peggiori da fare che ascoltare gli Howler, a cuor leggero. (Marco Sideri)