Nonostante la stampa d’oltremanica ne abbia parlato con toni quasi epocali (“avant-garde phase continues” scrive il Guardian, “to push his music into the least predictable places possibile” replica NME), il nuovo disco di “Modfather”, con l’abituale pletora di ospiti (l’ex Jam Bruce Foxton, Kevin Shield dei My Bloody Valentine, Bev Bevan dei Moves), manca, se pur di poco, il bersaglio. Sia con la musica, la consueta miscela rock-soul a volte troppo prevedibile, sia con i testi, dal chiaro intento polemico/politico, ma a dir poco semplicistici; come nell’attacco alle nuove forme di comunicazione nel brano che dà titolo all'album, "Get your face off of Facebook and turn off your phone". Non un brutto disco, ma ci si può accontentare dell’edizione normale invece della versione doppia deluxe. (Danilo Di Termini)
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