Figlio di Leon, cantante, attore, simbolo della lotta per l’eguaglianza (e nipote di John Lewis del Modern jazz quartet), Eric Bibb, più di quindici album all'attivo, non gode grande notorietà in Italia. Peccato, perché la sua è la voce più interessante del contemporary-blues, definizione che innesta sulla tradizione, le sonorità rock, rhythm and blues, soul e folk. In questo caso il passato è rappresentato dalla chitarra del leggendario bluesman "Bukka" White - ricevuta in regalo e utilizzata nel solo brano d'apertura - da cui si sviluppa un percorso in solitario (qua e là si aggiunge l'armonica di Grant Dermody), debitore più al folk di Mississippi John Hurt che al blues di Blind Willie Johnson (sua l'unica cover, "Nobody's Fault But Mine"). L'occasione per scoprirlo come merita? (Danilo Di Termini)
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