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LA FESTA DEI TRUOGOLI
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Il truogolo ripristinato
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Anche i piccioni sono pronti per la festa
Tornando al medioevo, da cui siamo partiti, potremmo così scrivere: in conseguenza del bando scendono in singolar tenzone tre schieramenti: il vincente è quello che ha come paladino il nobile di origine corsa Antonio Ornano della casata Ascom e comprendente le nobildonne sarde Anna Franca e Massimiliana (rispettivamente delle famiglie Usai e Mulas) con i mariti Giancarlo, della premiata discheria Disco Club, e Roberto, che con la consorte gestirà una theeria dall’aroma antico (Mumä), le giovini damigelle Anna (titolare con la dotta madre Elisabetta di una libreria di viaggi reali e immaginari, Finisterre), Manuela (con lei e con il padre Sandro è possibile ogni tenzone sportiva, Boni Sport) e Diana (con mastro Alessio gestirà un laboratorio di scultura e fotografia, Lăbora) e, per concludere, Marco (artigiano degli occhiali, Ottica Sessarego) e i due osti Maurizio e Giuseppe (di nome e di fatto, I (2) Truogoli). I lavori per riportare all’antica dignità la piazza possono infine incominciare, sotto la sorveglianza di tre allieve del Bernini (Gian Lorenzo, non la scuola), Alessandra Sampietro, Paola Lazzeri e Marta Merlo.

ImageFinalmente ora, dopo anni di sofferenze e lotte (la maledizione ha colpito più volte, sotto diverse forme), siamo arrivati alla conclusione dell’impresa e possiamo dare inizio alla festa. La data, per una nuova versione della legge del taglione, (mal)occhio per (mal)occhio, era stata stabilita per venerdì 17 novembre (non ci credo, ma…), sperando con questo di riuscire a contrastare le sfortune preconizzata dalla “profetessa” svedese. Anche questa volta però, ha avuto la meglio lei, e abbiamo dovuto rinviare il tutto ad una tre giorni di musica, cultura e culinaria a partire dal 24 novembre, per finire domenica 26 (strali celesti permettendo).

 

 

 

 



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