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LA FESTA DEI TRUOGOLI
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LA FESTA DEI TRUOGOLI Hot

DISCO CLUB SI FA IN QUATTRO

Dopo il negozio storico di via S.Vincenzo 20r, la dependance dell'usato del 28r e il più recente di via Torti 27r, apre il nuovo punto vendita di piazza Truogoli di Santa Brigida 29

 

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La piazza

 

Nel 1346 una viandante svedese, tale Brigida Birgersdotter, di passaggio a Genova, guardando la città dall’altura del Peralto formulò una profezia: “Un giorno il viandante che passerà dall’alto dei colli che recingono Genova, accennando con la mano i lontani cumuli di detriti, dirà: laggiù fu Genova”.Se questa profezia fosse stata fatta da una persona qualunque, non ci sarebbero stati problemi, il fatto è che il 7 ottobre 1391 questa signora venne canonizzata e diventò Santa Brigida; così, quando nel 1656 la peste raggiunse il suo culmine nella città e, per lavare i panni onde evitare il contagio, si costruirono i truogoli nella località chiamata fino allora Bocca di Bo (per il fatto che qui sboccava il rio Fossatello), probabilmente a qualcuno dei notabili vennero in mente quelle parole e, per paura che stessero per avverarsi (non ci credo, ma…), visto che non costava niente e poteva servire per imbonirsi la Santa, si pensò di dedicarle la piazza. Evidentemente però un po’ di sfiga rimase attaccata al luogo, visto che nel corso del tempo l’aspetto della piazza andò mutando e, nell’ultimo dopoguerra, decisamente degradandosi, trasformando la piazza veramente in un “cumulo di detriti” (e, purtroppo, non solo), adattissima per ambientarvi un film noir come Le Mura di Malapaga (1949) di Rene Clement con Jean Gabin e Isa Miranda, ma non certo per viverci.

Almeno per quanto riguarda la parte di città a lei dedicata, la profezia della Santa svedese sembrava avverarsi; un primo passo verso il recupero viene fatto negli anni ’80 con l’esproprio dei proprietari delle case di piazza Truogoli e l’inizio dei lavori, ma solo l’idea dell’allora (2003) assessore al commercio Claudio Montaldo (portata a compimento dall’attuale assessore e candidato al ruolo di primo cittadino, Mario Margini) di affidare i locali comunali, dopo il recupero edilizio, a un unico consorzio di aziende commerciali con l’apertura di sette “botteghe”, darà la spinta decisiva per restituire alla città la zona di Santa Brigida.



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