Tempo fa un bravo critico musicale ha scritto che, nel mondo del jazz contemporaneo, la musica di Paolo Fresu rappresenta un perfetto esempio di “manierismo”. Non c'era offesa nelle parole, ma comunque la definizione porterebbe a concludere, di necessità, che chiunque azzardi qualche apparente scheggia di disarticolazione del suono, o comunque un pensiero musicale che tenga sempre conto della stagione della “new thing” è per certi versi “avanti”. Naturalmente non si va da nessuna parte con questo ragionamento, perché rinchiudere qualcuno in una categoria per il tipo di suono che ama è sempre limitante. Anche e soprattutto nel caso di Fresu: che ricordiamo peraltro in tempi non sospetti a Genova, (era il 2000) affrontare un'ora intera in totale solitudine con la tromba e qualche attrezzo elettronico, riuscendo ad essere poetico e sperimentale al contempo.
Manierismo anche quello? Allora, se volete un esempio perfetto di saporitissimo “manierismo” ascoltatevi questo nuovo e splendido Casrpe Diem, con il Devil Quartet dove la tromba del sardo di Berchidda spesso divide gli spazi solistici con la chitarra matura di un altro sardo d'eccellenza, Bebo Ferra. Troverete eleganza senza patina, passione senza urlo, dinamismo senza frenesia apparente, e magnifici temi scritti pariteticamente un po' da tutti. Con lo sberleffo saggio di mettere in coda il tema di “Un posto al sole”. (Guido Festinese)