All'ultimissimo Miles Davis, quello delle avventure hip hop lasciate a mezza strada di Doo Bop questo disco sarebbe piaciuto. Avrebbe teso le orecchie, e pensato che qualcuno aveva intercettato le sue nuove piste. La presenza di Marcus Miller, peraltro, è più di un indizio. E il disco è piaciuto, e molto, anche a Benny Golson, un veterano di mille battaglie delle note blu che certo non le manda a dire, se qualcosa non gli torna, e che qui firma le note di copertina. Antonio Faraò con Eklektik sforna un disco personale nel segno del funk jazz, del soul, del r'n'b più colto ed imprevedibile, del rap. Partecpano calibri grandi oltre a Miller: Snoop Dogg, Manu Katchè, Didier Lockwood, Bireli Lagrene, Robert Davi, Mike Clark, per citare solo le collaborazioni internazionali. Micidiali up tempo funk nerissimo, ricordi di Joe Zawinul, momenti che sembrano arrivare dai St. Germain di qualche decennio fa, e così via. Il leader arrangia, suona tastiere e piano, sparge filanti momenti di elettronica. La tensione ritmica si allenta solo in un paio di ballad davvero soulful, che magari piaceranno solo agli appassionati del genere. Ma, comunque lo si giri, è un gran disco. (Guido Festinese)