megafonoEccomi alla fine del mio mandato. Un mese è passato velocemente. E' il momento dei riepiloghi. Sono venuto in negozio per salvarlo da una situazione disperata: in vetrina non c'era nemmeno un disco di quelli così detti commerciali, ma sono proprio questi che fanno andare avanti le attività discografiche; non solo, il mio gemello tratta i clienti in maniera non molto gentile, arrivando a colpirli col polistirolo con l'anima di acciaio, con la prolunga rigida del Folletto e, ultimamente, con le lasagne (non nel senso di pasta ma di elastico largo), di cui è maestro nel lancio (eredità degli otto anni in banca); non solo, l'incosciente moglie di Gabriele (cliente di vecchia data) lo ha rifornito di un megafono, col quale insegue a voce i disturbatori (tra gli altri il marito) anche quando sono fuori dal negozio.

Ecco, questa era la situazione al momento del mio arrivo. Io ho provato a cambiare le cose, ma non è stato facile. Giancarlo ha fatto sparire i miei ordini di Ramazzotti, Ferro, One Direction, Emma, compilation varie, e tra queste quella di X-Factor, a favore dei soliti vecchioni tipo Guccini e Led Zeppelin, ormai improponibili a livello di vendita, o di più o meno giovani sconosciuti (Rover, Calexico, Allah-Las, Godspeed You! Black Emperor, etc.). Mi sono dovuto accontentare di prenderne qualche copia dal grossista. Al telefono, quando rispondo io, non lancio nelle orecchie dei poveri clienti il solito "DISCOOBLEEEB", ma un più appropriato "Disco Club, sono Giansilvio, in cosa posso esserLe utile?"; il problema è che, quando mi allontano per cercare di esaudire le richieste di un cliente, lui lascia suonare per delle ore il telefono senza rispondere (e non solo quando vede sul display il nome del rompipalle telefonico per eccellenza, Ottavio).

Torniamo al riassunto di queste tre settimane. Beh, il disco più venduto, devo riconoscerlo, è stato Guccini: Giancarlo ne ha preso due scatole e, nonostante questo, abbiamo perso ancora delle belle vendite. Il secondo, eh sì, anche quì devo riconoscerlo, il doppio cd e doppio dvd dei Led Zeppelin: non ne è rimasto nemmeno uno! Qualche vendita l'abbiamo persa delle raccolte di Dalla e Venditti e praticamente nessuna di Ramazzotti, Ferro, One Direction. Mi sono fatto arrivare un cd di X-Factor: mi è rimasto sul groppone, sì sul groppone a me, perchè avevo detto a Giancarlo che, se avanzava, lo compravo io.

I clienti poi. Una fauna variegata e molto al di fuori del comune: pensate io li tratto con tutte le gentilezze, ma loro preferiscono evidentemente le botte e gli insulti di Giancarlo. In genere per Natale i negozi fanno un omaggio ai clienti, questo è l'unico in cui sono i clienti a portare omaggi al dittatore (un salame, cioccolatini, vino, spumante, libri etc); è come se volessero ringraziare mio fratello di essere ancora aperto e dimostrargli così di volergli bene. Ed è proprio questo il punto; loro, i clienti, hanno capito che anche Giancarlo vuole bene a tutti: dall'odiatissimo/amatissimo pluriespulso, a u megu, al dott. Guspe e a tutta l'allegra compagnia. Persino, adesso che se ne è sbarazzato, sente la mancanza del rompipalle n.1 (in cura per depressione), del taxista dal taxi giallo (ceduto a Fabio di Feltrinelli), del puzzone (che non sembra più interessato alla musica), del cliente sordo (probabilmente ormai così sordo, da non sentire più la musica), delle telefonate di Ottavio (al quale, ad ogni modo, continua a non rispondere, così da costringerlo a passare di persona). Ho capito che picchiarli e insultarli è il suo modo per dire loro che gli vuole bene.

Va be', fermiamo le lacrimucce dell'addio. Porca miseria, è entrato uno di quei rompipalle; mi viene voglia di mollargli una stangata, quasi quasi prendo la prolunga del Folletto e gliela sparo adosso, ecco, presa, tac, beccato! Accidenti mi sta guardando male: "Brutto stronzo!", mi dice (ahi, adesso mi ciocca un pugno), "Sei un contapalle, non sei Giansilvio, ma quello stronzo di Giancarlo!". Si mette a ridere, mi da un cinque e se ne va contento. Anche a me scappa da ridere, ma mi blocca lo squillo del telefono. Chi cavolo è a quest'ora?

DIIISCOOOO CLEEEEEEEEEEB

 

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