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"Fatti da parte" (Indiana editore) è il tipico romanzo di formazione, ma di genere musicale, una variazione del classico Bildungsroman ottocentesco in cui veniva seguita l'evoluzione del protagonista verso la maturazione e l'età adulta; in questa sotto-categoria invece, il soggetto è un'artista (o, in qualche variante, un gruppo) di cui si raccontano le vicende e le alterne fortune, di solito con una storia d'amore a far da contorno (una, ma le avventure a sfondo sessuale sono inevitabilmente moltissime). Non fa eccezione il libro del critico musicale Ben Greenman, 515cp06bucl._ss500_"un romanzo funk-rock di potente spessore che ritrae personaggi grandiosi nel mezzo di una rivoluzione culturale" (il virgolettato è di George Pelecanos, autore, per restare in ambito musicale, del bellissimo "King Suckerman"): è la storia di Foxx Rock, una sorta di Sly Stone, un musicista di colore, leader di un gruppo misto, di cui si narrano le vicende ambientate alla fine degli anni '60, dagli incerti esordi, al tour come spalla dei Rolling Stones (che nemmeno si fanno avvicinare), fino al trionfo con tanto di complimenti nel backstage di un Miles Davis distaccato e inarrivabile. I topos del genere ci sono tutti, compresa la crisi creativa, la nascita di un figlio (di cui Rock incide alcuni vagiti per un brano, vi ricorda qualcosa?), l'inevitabile crisi creativa, il tutto scritto con estrema fluidità, una passione musicale che emerge dalle centinaia di citazioni, tutte o quasi ben tradotte, con tanto di note a fine libro. Ciò nonostante durante la lettura qualcosa non funziona: ma il problema non è del libro, ma del genere. Infatti mentre si seguono con piacere le vicende, sorge spontaneo (anche a causa del fatto che tutta la storia è incardinata su avvenimenti realmente accaduti, dalla morte di Martin Luther King alla pubblicazione di "Bitches brew") il confronto con le biografie (auto o apocrife) di musicisti autentici. La comparazione è inevitabilmente perdente per il povero Foxx Rock che soccombe di fronte alle terribili e autentiche storie di droga di Ray Charles o ai tormentati amori di Nina Simone, ma soprattutto alle loro struggenti, meravigliose e, fortunatamente, ascoltabili canzoni. A nulla serve mettere su Soundcloud il falso singolo di Foxx Rock (http://soundcloud.com/indiana-editore/please-step-back); gli originali restano inarrivabili; e poco importa se anche in quelle storie c'è probabilmente molto d'inventato: "se la leggenda diventa realtà, vince la leggenda".

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