ImageDISCO MIX a cura di Jedediah Leland

la musica che ci pare e piace

Non entriamo nella polemica sulla continuazione del commissariamento del Carlo Felice: troppo complesso il discorso sui finanziamenti pubblici allo spettacolo e alla cultura, da risolverlo nelle duemila parole di questa rubrica. Prendiamo invece spunto da un articolo di Margherita Rubino su Repubblica del 3 ottobre, in cui commentando il caso si segnala “il disegno di una programmazione diversa che verrà presto percorsa”, nello specifico paventando un cartellone nei mesi da gennaio a maggio con “Concha Bonita” di Nicola Piovani, “Tosca” di Lucio Dalla, “L’opera da tre soldi” con Massimo Ranieri; e soprattutto criticando la scelta di aprire alla musica leggera, avvertendo che cantanti come Fiorella Mannoia o Francesco De Gregori non hanno mai cantato alla Scala, alla Fenice o al Regio di Parma. ImageParagonare il Carlo Felice a questi teatri è perlomeno azzardato e, comunque, non si comprende il motivo per cui una struttura perennemente inguaiata economicamente non possa affiancare ad una stagione lirica, un diverso cartellone che porti denaro (per inciso l’autrice dell’articolo, molto vicina al Politeama genovese, l’unico teatro che avrebbe da perdere con un nuovo concorrente sul terreno del musical e dei concerti, da presidente del circolo I Buonavoglia, ha portato al Carlo Felice per festeggiare i loro compleanni Gino Paoli e Paolo Villaggio, quest’ultimo in compagnia di Massimo Boldi e Jerry Calà, con “oltre duemila persone in sala a cantare Ma se ghe pensu, molti con gli accendini accesi” come da Repubblica del 31 marzo 2008). Soprattutto stupisce che nell’anno di grazia 2009, a più di settant’anni dal concerto di Benny Goodmann alla Carnegie Hall (fino ad allora riservata alla musica classica) ci sia ancora un pre-giudizio verso forme d’arte diverse da quelle cosiddette ‘alte’, non solo mai finanziate dallo Stato, ma nemmeno considerate adatte ad essere ospitate in un teatro pubblico: forse perché la musica della classe dominante è ancora oggi la musica dominante?

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