Credimi, se fossi a Londra avresti gli stessi problemi, non è cambiando il teatrino alle tue spalle che la tua esistenza muta. Se stai male dentro, il tuo disagio lo porti a spasso in qualunque parte del pianeta. Pensa a Nick Drake...se la viveva male a Warwickshire nel 1974...un periodo assai più fertile rispetto a quello attuale, aveva pubblicato tre dischi che non avevano fatto successo, era depresso e morì imbottito di Tryptizol un antidepressivo. Allora anche se non siamo a Londra, Berlino o in qualche diavolo di posto che immaginiamo "diverso"cerchiamo di vivere bene il nostro tempo. Non smettiamo di leggere e di ascoltare buona musica...finiamola di trascorrere il nostro tempo attaccati al computer "postando la nostra noia"...torniamo in strada, incontriamoci davvero "vis a vis"...con l'opzione di sorriderci o mandarci a fare in culo "per davvero" in carne e ossa.
Ieri pomeriggio in via San Vincenzo a Genova ho visto che c'è ancora gente che suona per strada come si faceva a San Francisco durante la "Summer of love" o in certi posti di Nyc....sguardi che si incrociano, dei bambini che giocano e continuano a stupirsi e il vento a benedire il tutto. Un piccolo mixer poggiato su una scala, un negozietto di dischi che continua a calamitare generazioni di orecchie che non hanno perso l'appetito. Tutto questo in pochissimi metri quadrati di mondo.
A volte basta poco per divertirsi, sai?
(foto e commento di Alberto Terrile)
ecco quì l'intervista di John Vignola a Gian su raisterodue