L’album d’esordio dei Kula:Shaker, il vagamente controverso K, uscì nel 1996, anno un po’ scialbo che pare più remoto del 1976 e persino del 1966, momenti propedeutici a grandi e tuttora imprescindibili esplosioni creative. Ascoltare l’attacco, un po’ alla Verve, di Peter Pan Rip, prima canzone di Pilgrims Progress fa dunque uno strano effetto, rimanda a un suono brit-pop vecchio ma non ancora stagionato e rischia di mal disporre verso questo secondo album della nuova vita artistica di Crispian Mills e soci. In realtà la canzone è piuttosto bella, così come quasi tutto il disco suona sensato e pensato: vengono limitate le tirate figo-psych che ancorano il gruppo al proprio passato mediamente glorioso (Modern Blues, Figure It Out) e trovano spazio diverse piacevoli ballate dalla credibile ambientazione rurale e dai toni serenamente meditativi come Ophelia, Cavalry e la piccola apoteosi finale di Winter’s Call. Non sono male anche All Dressed Up, dalla curiosa fusion indo-morriconiana, e l’unico pezzo vagamente giovanilista, Only Love, che accosta T-Rex e Kasabian e potrebbe funzionare bene come singolo. (Antonio Vivaldi)
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