Forse a qualcuno è capitato in mano di recente Nessuna voce dentro / Berlino millenovecentottantuno, il romanzo uscito per Einaudi in cui Massimo Zamboni ripercorre la storia di un’esperienza personale che diventò poi catalizzatore collettivo per la nascita di uno dei gruppi più inquieti e stimolanti degli anni Ottanta, i Cccp. Nell’81 Berlino era già un crogiolo di vicende al limite, un laboratori livido e sotterraneo di idee che sarebbero poi state indirizzate in mille direzioni, quando poi l’89 del crollo del muro avrebbe inaugurato un altro pezzo di storia. Quel libro è diventato anche uno spettacolo teatrale, e ora abbiamo tra le mani la colonna sonora arricchita dello spettacolo, con quattro brani inediti. Ci troverete una sintesi compatta ma non per questo meno azzeccata di atmosfere sonore che, per cronologia o affinità elettive hanno molto a che fare con la Berlino di quegli anni: e dunque brani dei “maledetti” D.A.F, di Nico, di Lou Reed, la Bette Davis Eyes di Kim Carnes, perfino una raggelata Alabama Song di Weill, assai lontano da come la cantò Jim Morrison. Musica asciugata da ogni fronzolo e abbellimento, atmosfere apparentemente gelide che invece emanano uno strano calore. Magnifica, al solito, la voce di Angela Baraldi. (Guido Festinese)