I Cloud Nothings sono il progetto del giovane Dylan Baldi di Cleveland, Ohio, e hanno già prodotto due LP, anche se è il nuovissimo Attack On Memory a far parlare di sé negli USA come in Europa, forse complice la produzione di Steve Albini. Partiamo dal pezzo centrale, Wasted Days, che con i suoi oltre otto minuti occupa una porzione non indifferente in un disco che supera appena la mezz'ora; dopo un attacco punk e post- che può evocare chiunque dai Gang Of Four ai Fugazi ai Nirvana, il brano prosegue con una coda strumentale lunga e ipnotica: il risultato è davvero eccellente e alla fine anche personale. Altrettanto bella e ipnotica suona l'iniziale No Future/No Past. Dopo un inizio di questo genere potrebbe sembrare necessario un rallentamento, ma Attack On Memory prosegue senza mai riprendere fiato, trovando un nuovo momento d'eccellenza in No Sentiment. In qualche traccia più pop, come Stay Useless, i Cloud Nothings richiamano anche gli Strokes: al pari di molte altre giovani band contemporanee, bisogna dire, ma con un piglio e un'energia che li fanno emergere di una spanna sul gruppo. (Marina Montesano)