Una “torta a tre strati”: per la gioia di chi ama imbandire produzioni ipercaloriche. Un primo strato lo mette, al fondo, il batterista Mike Pride, uno che frequenta con sovrana indifferenza il free jazz come il punk più estremo, il secondo l'imprevedibile banjoista e chitarrista Brandon Seabrook, l'ultimo, il più appariscente, quello che deve invogliarvi a comprare la torta se lo riserva Mike Watt con il suo basso sinuoso, vedi alla voce Minutemen e fIREHOSE, quasi una garanzia di vitalità inarrestabile. Le credenziali ci sono tutte: la musica, però, è ancora migliore delle aspettative, un crogiolo febbricitante, che è quasi incredibile pensare sia nato in tempi pandemici, scambiandosi files via internet. Rock, new e no wave, frustate metal, free funk. Una meraviglia imprendibile. E che, come un prisma sonoro, rivela angoli e prospettive nascoste ad ogni riascolto. (Guido Festinese)