Nils Landgren, trombonista e cantante svedese, eclettico e con molte collaborazioni all’attivo anche in ambito pop, con il suo gruppo Funk Unit è dedito a un genere in cui è il groove a dettare la linea. Ora si cimenta con il repertorio di Leonard Bernstein e per farlo chiede aiuto all’arrangiatore Vince Mendoza (anche alla direzione dei Bochumer Symphoniker, ensemble per l’occasione di soli fiati) e alla voce di Janis Siegel dei Manhattan Transfer. E fa bene perché i titoli più riusciti sono senza dubbio quelli orchestrali (“Maria”, “A Simple Song”) o quelli in cui la cantante adagia la sua splendida voce su temi immortali (“Some Other Time”, “The Story of My Life”, “Something’s Coming), mentre quando a cantare è il solo Landgren il risultato non convince del tutto. In evidenza nella ritmica il pianista svedese Jan Lundgren, cui si deve lo splendido accompagnamento di “Luckty to Be Me”, di gran lunga brano più riuscito di un disco che non dispiacerà agli amanti del jazz vocale. (Danilo Di Termini)