“Excusatio non petita, accusatio manifesta”; chissà se il californiano Nick Waterhouse ha pensato a questo vecchio broccardo latino mentre dichiarava alla rivista Mojo di essere diverso da Eli Reed o Sharon Jones: “io non faccio archeologia, ma cerco di rendere vivo oggi lo spirito di Etta James o John Lee Hooker”. Presuntuoso e sbrigativo, anche se in realtà la sua musica deve molto di più al versante bianco degli anni '50 (e il look alla Buddy Holly lo conferma) e serve a poco prendere le distanze dai suoi compagni di revival, tanto alla fine di questo si tratta. Prodotto molto bene (suoni sporchi o se preferite vintage), con qualche riff indovinato e una qual certa piacevolezza per nemmeno quaranta minuti di ascolto. Ovviamente disponibile su vinile e anche in comodi 45 giri. (Danilo Di Termini)