Secondo album, primo per la Sub Pop dopo le buone recensioni di “All Hell”, per questo “gothic cowboy” (così lo ha definito il Guardian che gli ha dedicato ampio spazio e un'ottima recensione) che arriva da Nazareth, ma in Pennsylvania. Dopo aver sbarcato il lunario come camionista, commesso in un sexy shop, magazziniere, ha cominciato a suonare la batteria nei Pearls & Brass, band di piccolo culto negli States. Poi l'avventura solitaria: più che un country elettronico come si legge in giro, siamo in pieni anni '80, con una potente voce baritonale che personalizza il tutto, a tratti avvicinandosi pericolosamente alla soglia della monocromia. Però “Mad Ocean”, con le false cornamuse da battaglia, spiazza all'ascolto e un paio di ballate fanno comunque centro (“The Right Signs”, “All My Days Off”). (Danilo Di Termini)