A volte bisogna un po' rischiare il ridicolo o l'esagerazione, per comunicare che qualcosa vale davvero la pena di essere cercato, trovato, ascoltato. Si potrebbe mettere così: se Jeff Buckley fosse nato a Palermo, avesse dunque una perfetta padronanza del sinuoso e conturbante dialetto siciliano in declinazione locale, ed al contempo una conoscenza enciclopedica pop folk quale quella che riconosciamo all'autore di Grace, il risultato sarebbe questo, Sfardo. Bondì è palermitano, ha venticinque anni, è stato attore, ha un duo con Nega Lucas , brasiliana, ha vinto un premio De André, ha una voce stupenda e una facilità di scrittura che impressiona al primo ascolto. Alterna voce naturale e falsetto in un modo che solo Jeff padroneggiava, e di cui invece qualcuno assai negramaro abusa. Sfardo è un disco tenero, potente, fresco, sorprendente. Scommettiamo che ramazza meritati riconoscimenti al prossimo premio Tenco? (Guido Festinese)