Il 10 luglio del 2018 Mavis Staples ha compiuto 79 anni; li ha festeggiati sul palco dell’Union chapel a Londra: giusto un breve Happy Birthday prima di “Touch a Hand”, una delle tre canzoni del live che arriva dal repertorio del gruppo di famiglia, The Staple Singers, con il quale la cantante di Chicago ha esordito a nove anni (le altre due sono “What You Gonna Do” e “Let's Do It Again" scritta da Curtis Mayfield). Il resto del repertorio arriva dagli ultimi dieci anni della sua carriera, quelli successivi alla sua firma per l’etichetta Anti-: “Love And Trust“ di Ben Harper, “Dedicated” di Justin Vernon e M. Ward, “No Time For Cryin'” di Jeff Tweedy. Giusto per segnalare che la signora del soul, dalla voce immutata in intensità e potenza, si circonda del fior fiore della musica attuale; sul palco si fa accompagnare poi da un asciutto ed energico ‘power’ trio formato dal basso di Jeff Turmes, dalla batteria di Stephen Hodges e dalla trascinante chitarra di Rick Holmstrom.
Grazie a loro trasforma anche brani come “Can You Get To That”di di George Clinton (da "Maggot Brain”) o “We're Gonna Make It”, una hit di Little Milton del 1965, in affilati ma corporei blues, nella miglior tradizione della città del vento. Con il valore aggiunto di un dinamismo in parte offuscato nei dischi in studio a causa della levigata produzione cui la Anti- ci ha abituato. Versione in vinile doppia, con solo tre lati incisi. (Danilo Di Termini)