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Rock Recensioni LEIF VOLLEBEKK - Twin Solitude
 

LEIF VOLLEBEKK - Twin Solitude LEIF VOLLEBEKK - Twin Solitude Hot

LEIF VOLLEBEKK - Twin Solitude

Dettagli

Titolo
Twin Solitude
Anno
Casa discografica
Durata
50.45

Questo bel disco, malinconico e lento si regge soprattutto sulla bella voce di Vollebekk, cantautore canadese che si era fatto notare alcuni anni fa con North Americana; Twin Solitude non nasconde la derivazione dall’affollato parterre dei songwriter nordamericani, casomai ne evidenzia il lato intimo, ricorrendo ad arrangiamenti scarni ma estremamente curati. La batteria, ad esempio, è registrata quasi allo stesso livello della voce e talvolta copre anche l’assenza del basso, mentre in molti dei brani c’è un piano elettrico che riporta alla stagione eletta di quello strumento, gli anni ’80/’90. Vollebekk sostiene di ispirarsi a Dylan, ma dice anche he tenta di dimenticarlo quando suona; qui ci sono comunque almeno due omaggi chiari e limpidi: l’ossessiva Michigan, che contiene  l’incedere inconfondibile di Walk On The Wild Side di Lou Reed, e  East Of Eden che nasce da una specie di jam sulla riscrittura  di un brano di Gillian Welch con  l’andamento  un po’ zoppicante dei brani di Neil Young con i Crazy Horse. Bello anche Elegy il brano scelto come lancio dell’album, una ballatona tra Jackson Browne e Mark Eitzel. (Fausto Meirana)

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LEIF VOLLEBEKK - Twin Solitude

opinioni autore

 
LEIF VOLLEBEKK - Twin Solitude 2017-03-03 07:31:45 Fausto Meirana
Giudizio complessivo 
 
74
Fausto Meirana Opinione inserita da Fausto Meirana    03 Marzo, 2017
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