Un sacco di punti dati come smarcati nella storia (globale, per la verità) dei diritti civili negli Stati Uniti si sono rivelati tutt’altro (che smarcati) nell’ultimo anno e spiccioli. Parallelamente, anche la musica di protesta è uscita dalla polvere degli scaffali e dei cofanetti di Woody Guthrie per rifarsi (ahimè) attuale. Certo, non è più principalmente folk (Beyoncé e Kendrick Lamar hanno inciso dischi di protesta, e hanno fatto rumore) ma può essere ancora folk. E veniamo a R Giddens che qui (fin da una programmatica cover degli Staple Singers) calca i passi di tanti pionieri andati sulla “Freedom Highway” americana. E su una base di solide ballate folk acustiche inserisce svisate soul, funk, rock e hip hop a movimentare il panorama. Una bella voce e una personalità oggi definita completano il quadro. Bella musica per tempi incerti. (Marco Sideri)