I Black Mountain sono una comune musicale; espressione di per se demodé che ben inquadra anche la musica di questo ultimo IV (che è coerentemente il quarto album del gruppo). I Black Mountain fanno rock molto, ma molto, anni 70; il che significa che dentro ci trovate del folk, della psichedelia, un pochino di elettronica, qualche riff pesante, qualche coro angelico, qualche deviazione progressiva. I BM archiviano la (relativa) compattezza dell’ultimo Wilderness Heart (2010) e si concedono spazi ampi dove le canzoni vagano, placide e stralunate, per lunghi minuti. L’effetto è particolarmente felice; una scrittura solida e un’attenzione marcata nel dosare gli arrangiamenti rendono IV un disco fluido e gradevole da ascoltare, nonostante i molti passati che si rincorrono all’interno. Siti meno eleganti di questo potrebbero definirlo un disco da cappelloni. (Marco Sideri)