Guy Garvey pare si prenderà un annetto sabbatico con trasferta americana per lavorare a canzoni in odore di musical. Giusto contatto, dall'altra parte dell'Oceano, perché uno che scriva cose limpidi e potenti come il corpulento rocker con l'aspetto da impiegato educato e sovrappeso non si trova facilmente. Nel frattempo, dopo aver assaporato delizie disperse in un recente album di rarità e amenità varie, ecco un doppio dal vivo con annesso dvd. Direttamente dal Jodrell Bank, osservatorio astronomico, in regolamentare e molto british giornata uggiosa. Difficile trovare difetti in quella formula alchemica degli Elbow che mette assieme spolverate di malinconia e ganci melodici che ti acchiappano e non ti lasciano più. Con una voce che sembra la media esatta tra un Thom Yorke disilluso, e un positivo Gabriel d'annata. Praticamente un "best" dal vivo. Palpiti rock rassicuranti. (Guido Festinese)