Al primo ascolto del singolo "New" (ma si dice ancora singolo?) qualcuno mi ha fatto notare che sembrava un'imitazione di Macca......ed effettivamente il brano è talmente beatlesiano da apparire più un omaggio alla Dukes of Stratosphere (chi li ricorda?) oppure un'outake dei Pugwas (chi ancora non li conosce) che il pezzo che segna cinquantanni di carriera dal primo LP dei Fab Four. Attesa spasmodica, quindi, che si stempera con i mezzi a tutti noti e che consente quindi di declinare il lavoro di Sir Paul. Si parte con una Save Us (già sentita nei live promozionali online) , tirata e rockorachestreggiante, si prosegue con l'uptempo di Alligator per arrivare a On my Way to Work, biografica e campestre. Le cose prendono di nuovo una piega trichechica con Queenie Eye dove si affaccia addirittura il pianoforte di Hey Bulldog. Early Days torna di nuovo sui passi del passato di Paul, via Wild Life.
Di New si è già parlato abbondantemente ma è con Appreciate che i suoni prendono un'altra piega: elettropsichedelica, base techno e voce sintetizzata, ma d'altra parte Paul è anche The Fireman...Everybody out there è un brano senza infamia e senza lode, molto periodo Flaming Pie. Con Hosanna si torna su territori desolati, in questo caso la voce segnata dagli anni impreziosisce notevolmente l'esposizione. Riecco i Beatles con I Can Bet , un passo indietro con Looking at her anche se qualcuno la amerà.Road chiude ufficialmente l'album di nuovo in territori post moderni. Le bonus della deluxe ci raccontano rispettivamente, con Turned Out , che il glam non è morto e con Get Me out of here che il blues è sempre nell'anima di Paul, back to basic. Attenzione perché c'è pure la ghost track , Scared, che invece è un omaggio sonoro al Lennon imaginaro. Concludendo, per fortuna non abbiamo un Kisses on the bottom 2 (sfido chiunque ad essere arrivati a fine ascolto) ma un onesto lavoro di artigianato pop che, di questi tempi, è già tanto, soprattutto se si tiene conto che il ragazzo ha 71 anni e la vena, si sa, prima o poi si esaurisce in tutti, ma ancora non è il suo caso. (Marcello Valeri)