DJ danese alla soglia dei quarant'anni, Trentemøller è riuscito negli anni a costruirsi una fama anche al di fuori dell’elettronica di stretta osservanza. Il suo ultimo Lost potrebbe espanderne ulteriormente la notorietà nel panorama indie, grazie ai numerosi featurings e a un suono davvero crossover. Apre l’atmosferica The Dreams con i Low, segue il drone melodico di Gravity con la voce di Jana Hunter dei Lower Dens; fra gli altri ospiti si annoverano membri di The Drums, Blonde Redhead, The Raveonettes. Dove Trentemøller è solo prevale l’elettronica: non lontana dal post punk in Gravity, dall’ambient nell’adeguatamente intitolata Morphine o nella conclusiva Hazed, dal kraut-rock in Costantinople. Non sempre il tutto è perfettamente amalgamato, ma si tratta di un difetto lieve e forse inevitabile in un disco del genere, nel quale i pregi restano decisamente preponderanti. (Marina Montesano)