Funzionava, e probabilmente funziona, così anche a scuola. Il giudizio dipende dal lavoro, certo, ma anche dallo studente. Un alunno particolarmente dotato in matematica dovrà risolvere tutti i problemi del compito per meritare una lode. Uno incapace di contare fino a 11 riceverà applausi scroscianti per averne risolto metà. Così davanti a un disco buono come questo la domanda che viene spontanea, al primo ascolto, è: Perché solo un buon disco, Neko? Non è ora di inciderne uno meraviglioso? Miss Case bazzica quel terreno ibrido tra (country) folk e (power) pop. Ha una voce notevole (notevoli sono, in conseguenza, i pezzi a cappella). Scrive in modo diretto e sicuro. Peccato che manchino pezzi veramente memorabili e l’insieme sia fin troppo compito e preciso. Buon disco, veramente. Ma in verità che sarebbe stato buono lo si sapeva già prima che uscisse. (Marco Sideri)