La bella voce sospirosa, suadente e ben rasata di Scott Matthew contrasta con il suo barbone da perfetto alt-rocker. Anche il quarto album dell’artista australiano sembra giocare sui contrasti: è infatti un disco tutto cover in cui si va dai Radiohead a Nat King Cole, dai Joy Division a Rod Stewart e così via. Ciò detto, risulta spontaneo pensare al classico peccato di vanità di qualcuno che sa cantare bene e pensa di poter cantare tutto. Per fortuna Matthew dimostra di saper cantare quasi tutto ed è inoltre bravo a scegliere arrangiamenti in sintonia con la propria voce: semplici, eleganti e sentimentali il giusto. Questa capacità unificante trova il suo apice quasi a inizio scaletta, quando a I Wanna Dance With Somebody, hit di Whitney Houston, fa seguito Darklands di Jesus & Mary Chain e il contrasto fra i due mondi d’origine non si nota. (Antonio Vivaldi)