Il bravo autore è quello che sembra non fare alcuna fatica a mettere una dopo l’altra le note giuste, che usa forme classiche inserendo qua e là l’increspatura geniale e imprevista. Con la sigla Villagers l’irlandese Conor J. O’Brien ha inciso nel 2010 un album, Becoming A Jackal, che lo dimostrava in diversi punti autore eccellente mentre in altri lo vedeva faticare in cerca del guizzo lontano un passo ma irraggiungibile. Il nuovo {Awayland} dice che O’Brien continua a sfoderare canzoni da amore a primo ascolto (Earthly Pleasures su tutte) e possiede ormai un suo stile ben riconoscibile a metà strada fra l’irrequieto e il suadente, fra Bright Eyes (un altro Conor, guarda caso) e Paul Simon. E quando la melodia non è proprio pazzesca arriva sempre il tocco strumentale giusto a salvare la situazione. (Antonio Vivaldi)