Infine l'eterna incompiuta Meshell Ndegeocello ha deciso di incontrare la musica di Nina Simone, artista con la quale condivide la difficile classificazione in un genere musiclae preciso e anche una certa qual fierezza di carattere. Lo ha fatto con un album registrato in dieci giorni, con i musicisti che l’accompagnano in tour (Chris Bruce, chitarra, Jebin Bruni, tastiere e Deantoni Parks, batteria), e un pugno di ospiti, a volte felici come Lizz Wright (“Nobody’s Fault But Mine”), a volte irritanti, come Valerie June (“Be My Husband”) o impalpabili come Sinead O’Connor (“Don’t Take All Night”). Alla fine la scommessa è vinta, con menzione per “Please Don’t Let Me Be Misunderstood” e la dolente “Four Women”, canzone manifesto spesso fraintesa (e censurata), restituita ad una brillante purezza. (Danilo Di Termini)