Come molti hanno notato in passato, descrivere la musica dei Dirty Projectors crea qualche problema, perché procedere per analogia con altri gruppi, come si fa di solito, è difficile. Forse anche per questo nel 2009 con Bitte Orca il gruppo del cantante-compositore Dave Longstreth era riuscito ad attrarre al contempo entusiasmi e sospetti: il loro art rock è sperimentalismo fine a se stesso? Oltre a idee e atmosfere, ci sono anche le canzoni? In un certo senso Swing Lo Magellan sembra rispondere a queste domande, prendendo la strada di una maggiore linearità senza niente perdere in freschezza e novità. Per quanti hanno dubbi sulla capacità di Longstreth di scrivere vere canzoni, il primo singolo Gun Has No Trigger dovrebbe togliere ogni dubbio; così come l'iniziale Offspring Are Blank oppure Impregnable Question, tanto per citare un paio di episodi tra i più brillanti. Inoltre, come in Bitte Orca, le armonie vocali di Swing Lo Magellan sono perfette, davvero un punto di forza della band, ma Longstreth è migliorato notevolmente anche come cantante. Il risultato è un disco che sorprende e non lo fa a scapito della godibilità. (Marina Montesano)