Con notevole spirito noir, le note di copertina accluse a questo disco impressionante ci avvertono: "La fine è vicina, e non hai avuto un suono migliore". E' dal 1982 che la band concepita dal chitarrista e compositore Mike Johnson manda segnali belli e inquietanti da Denver, Colorado. Non esattamente il tipo di posto da cui vi attendereste la miglior riflessione sul "rock in opposition" di stampo europeo oggi in circolazione. Dopo un bel disco dedicato alla crociata contro gli Albigesi (l'abbiam detto, sono degli allegroni, proprio!), ecco "Declino e Caduta", con tanto di stilizzata città in rovina sulla cover. Ritmi asimmetrici ed impazziti, come se Stravinski si fosse messo a suonare rock dopo una sbornia, Ligeti e i King Crimson più neri ed matematici a braccetto, una bella partita a scacchi tra gli Univers Zero e gli Henry Cow. Tutto questo, e un po' di più, retto dalla diafana, distaccata, magnifica voce di Elaine Di Falco che si diverte a cavalcare la turbolenta materia, una tipa che farebbe gelare il sangue a un pinguino. Eppure c'è una fascino sottile ovunque, e un piacere sottile ad ascoltare il tutto: un po' come quando si legge bella fantascienza catastrofista, in pratica. (Guido Festinese)