Jason Pierce non è di primo pelo. Sperimentatore spaziale negli Spaceman 3, alla guida del progetto Spiritualized dai primi anni 90, JP arriva al principio del terzo millennio con la quiete tipica del musicista navigato, disturbata qua e là dai ricordi delle intemperanze giovanili. Le canzoni di Sweet Heart, Sweet Light sono lunghe e dense composizioni di matrice rock, riempite di ogni ben di Dio (archi, fiati, piani, un po’ di elettronica) e di qualche giochino del demonio (distorsioni acide, piccoli disturbi). Come il capolavoro Ladies And Gentlemen… (1997, non a caso ristampato e suonato dal vivo nel recente passato) Sweet… è un disco stratificato e sonico. Le (belle perlopiù) melodie sono solo una parte dell’insieme: il fascino del lavoro sta nel suono avvolgente e curato che via via accompagna i passaggi. Come un moderno Phil Spector nuovamente all’attacco del pop rock. (Marco Sideri)