Uscito oramai da qualche mese e perso di vista nel caos quotidiano, questo è un disco che, appunto, ha bisogno di tempo. È un disco di atmosfere e suggestioni. Quindi poco adatto, per definizione, all'ascolto bulimico che, volenti o nolenti, spesso impongono i ritmi di oggi. Lo metti su una volta, e sembra la solita storia: cantautrice grossomodo folk, voce dalle parti di Ani di Franco, arrangiamenti acustici. Bello o palloso, a seconda dell'orecchio e dell'umore. Una frequentazione più tranquilla rivela invece come la penna di Heidi sia tutt'altro che convenzionale, con strutture aperte che snobbano ritmo e ritornelli in favore un quieto passo circolare. In mezzo, chitarra piano contrabbasso fisarmonica e acusticherie assortite disegnano piccole e preziose melodie. Con la voce, al centro, che racconta storie come pagine di un diario. Fate un giro, se trovate il tempo. (Marco Sideri)
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