Con un nome ispirato al cubo inventato dall'omonimo scultore ed architetto ungherese nel 1974, i finlandesi Rubik sono finalmente disponibili anche in Italia. Il loro è un fresco pop rock, che rilegge in modo fantasioso e personale la lezione, oramai classica, di Radiohead e Coldplay. Come nel caso del puzzle meccanico in tre dimensioni da cui derivano la propria denominazione, anche i Rubik sono cangianti e multicolore. Giocano, come le canadesi Stars, con pause semi-ambientali e ripartenze improvvise. Filamenti di drones tastieristici compattano le tredici canzoni di Dada Bandits. Imprevedibili e giocosi come i primi XTC, estrosi e barocchi, i Rubik si divertono e fanno divertire. Nulla di nuovo sotto il sole, si potrà dire, ma gradevolissimi davvero e molto dotati in fase d'arrangiamenti. Da tenere d'occhio. (Davide Arecco)
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