Devo, Possibile che ce li ricordiamo solo noi post 40? Quanti ricordi il moniker DEVO rimanda alla mia mente : i sottovasi in testa, le tute gialle, ma anche la grafica che Frigidaire assunse come esempio, le patate e i cromosomi, siano essi in più o meno. E poi, Akron, un nome che evoca Urania e invece si trova nell'Ohio...insomma ecco qui il nuovo (?) album dei DEVO , 12 canzoni 12 per una durata di poco superiore alla mezz'ora che si presenta come un onnivoro compendio del loro passato, troppo passato, e di un presente che si coglie solo qua e là. Una splendida operazione di autorevival dove i nuovi brani rimandano ai grandi classici, l'alternativa ad un Best Of , quasi il lavoro fatto dai Rutles nei confronti dei Beatles, però i dementi orginali sono sempre loro e per questi li incenso e li lodo. Quando parlavano di Devoluzione parlavano in prima persona di loro stessi ma , profeticamente, quanti di noi non si possono ad oggi fregiare del titolo di Devoluti? Allora, a parte la copertina che è terribile, comprate ed ascoltate e rituffatevi negli anni '80 più da Psyco che non da Vanilla...Dai, dai, metti su il disco... (Marcello Valeri)
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