Ah, gli esordi. Qualche volta i primi dischi rimangono sulle spalle degli artisti come pesi insostenibili. Prima li innalzano agli onori delle cronache ed ai cuori dei fan. Poi li schiacciano. Esempio calzante sono i 3 EP (1998), primo lavoro della Beta Band, collettivo scozzese a metà tra folk e elettronica, Beck e birra scura. Dopo quelle canzoni, il diluvio: 3 album medio(cri) e scioglimento nel 2004. Steve Mason, che della Beta Band era cantante e autore, anche da solo non è più riuscito a rinverdire quei fasti, virando verso progetti di forte segno hip hop/elettronico. Boys Outside è, formalmente, una specie di ritorno a casa. È un disco di ballate, dall'ossatura acustica, gonfiate da arrangiamenti elettronici mai troppo aggressivi. Non azzecca tutto, Boys..., e ogni tanto sa un pochino di plastica. Ma se parliamo di ritorni allora dice la sua egregiamente. (Marco Sideri)
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