A pochi mesi di distanza dall'ottimo debutto solista di Serj Tankian, l'altra metà (o quasi: manca in bassista) dei System Of A Down esordisce con il nome di Scars On Broadway. E' il chitarrista e principale compositore dei SOAD, Daron Malakian, a giocare un ruolo essenziale nel disco, suonando gran parte degli strumenti e producendo. Al primo ascolto si rimane leggermente spiazzati: è soprattutto la vena pop, melodica dei SOAD a emergere, e al tempo stesso si avverte la mancanza della voce di Tankian; inoltre, per essere il disco di un chitarrista metal, i sintetizzatori sono curiosamente in grande evidenza. Ma è uno spiazzamento momentaneo; Malakian non ha perso la capacità di scrivere brani di grande presa, come dimostrano la deliziosa Funny, il quasi-funky di Enemy o i singoli World Long Gone e They Say (e la lista potrebbe allungarsi). Anche la sua performance vocale, che nei tratti più furiosi richiama Johnny Rotten (per esempio nell'iniziale Serious), è convincente. E alla fine ci si accorge che Scars On Broadway è uno di quei dischi che conquistano completamente e che si ha voglia di sentire più e più volte. (Marina Montesano)
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