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Rock Recensioni BECK - Modern Guilt (XL 2008)
 

BECK - Modern Guilt (XL 2008) Hot

Image Un tempo, neppure troppo lontano, non sbagliava un colpo, Beck. Sul serio: riusciva a sintetizzare da una parte il disordine, formale, dei cosiddetti tempi moderni (meticci, tecnologici, bui) e dall’altra a sfornare canzoni con quel tasso di classicità necessario a piacere a tutti. Un fuoriclasse, nel vero senso della parola. Poi, stancarsi e sedersi un po’ è inevitabile. E così gli ultimi due album (Guero e The Information), mai brutti, avevano perso quell’ispirazione spiazzante. Modern Guilt cambia strada, con un nuovo produttore (il nome del momento Danger Mouse) e una ritrovata coerenza interna. È un album di rock contaminato, malinconico eppure orecchiabile, declinato secondo la creatività multiforme degli anni ’60: suoni stratificati, melodie semplici, effetti abbondanti. Un bell’album e un nuovo inizio. (Marco Sideri)

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BECK - Modern Guilt (XL 2008) 2010-02-09 13:00:50 andrea rainero
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83
andrea rainero Opinione inserita da andrea rainero    09 Febbraio, 2010
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BECK - Modern Guilt (XL 2008)

Quasi dimenticata l’elettronica Beck crea un album dal sapore quasi vintage. Il suono di “Modern Guilt”, infatti, trova le sue radici nella musica rock-psichedelica europea di fine anni sessanta.
Tutte le canzoni sono tronche in chiusura, senza la classica sfumatura, quasi ad indicare una non completezza del brano, un’altra particolarità è la durata del CD 33 minuti ( esattamente 33 minuti e 44 secondi ), come ad evocare i vecchi LP o 33 giri.

Andrea V

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