Difficile aspettarsi qualcosa di preciso dal nuovo disco degli Smashing Pumpkins, assenti dalla scena (almeno con questo nome) da ormai sette anni. “Zeitgeist” è in realtà quasi un affare da solista per Billy Corgan, che compone e suona tutti i brani avvalendosi del solo aiuto di un batterista. I primi pezzi propongono un suono pesante, molto chitarristico, per certi versi vicino ai primi lavori degli Smashing. Le derive ultramelodiche, e alla fine un po’ mielose, degli ultimi anni della band sembrano dimenticate; per ritornare tuttavia nella seconda parte, quando il ritmo rallenta e “Zeitgeist” sembra perdere il filo. L’impressione generale alla fine non è negativa, anche se Corgan dovrebbe scegliere con maggior decisione – se il progetto Smashing Pumpkins è destinato ad avere un futuro - quale strada intraprendere. (Marina Montesano)
{mos_sb_discuss:11}
{mos_sb_discuss:11}