Nei primi anni '80 curavo una trasmissione a una radio libera genovese intitolata La Carozza di Ans (giocando sul mio cognome). Adesso vorrei riproporre sul sito lo spirito che mi aveva spinto allora, segnalando recensioni di dischi ristampati e ai tempi misconosciuti (Ans-evini)
Fatback Band - Let's do It Again (1972)
Let's Do It Again è il primo è, per me, unico grande disco dei FatbackBand. Il resto della produzione è di eccellente qualità, ma molto piu'funky (anche se raffinatissimo), di quello che la mie orecchie possonosopportare. Ma sappiate che, se vi piace il gnere, anche l'operaseconda, "People Music", è straordinaria (tanto da piacere modertamenteanche a me..). Poi negli 80 si sono persi nella disco music, un po comeè capitato a un sacco di gruppi.Si diceva di Let's Do It Again... Il disco è prevalentementestrumentale. Suona come se Booker T e Curtis Mayfield si fossere "fusi"per dare vita a Bill Curtis, anima "cogitante" della Fatback Band.Il picco massimo di Let's Do It Again lo raggiungono le tre covers (unadi Isac Hayes, una dei Bread e una di Glenn Campbell), ma le seicomposizioni originali di Curtis sono altrettanto eccezionali.La line-up originale era composta da Bill Curtis alle percussioni, GeogeWillimas alla tromba, John King Johnny Flippin rispettivamente allachitarra e al basso, Earl Shelton al sassofono e al flauto George Adams.Anche se leggendo la tracklist dei primi due album alcune delle canzonivi saranno note, aspettatevi sia nell'esecuzione che nell'arrangiamentoqualche cosa di estremamente diverso e, sopratutto, piacevole.Racchiude elementi di funk, di psichedelia, di hip hop primordiale e,persino in alcuni passaggi, di free jazz. (Andrea Ansevini)