Nel 1979 frequentavo il primo anno d’Accademia di Belle Arti , dipingevo da alcuni anni con la determinatezza di chi voleva essere pittore. Scoprii l’immagine fotografica a causa di un incidente di percorso chiamato Anatomia artistica. Avendo saltato alcuni mesi di lezioni decisi di fotografare il modello realizzando delle diapositive che avrei proiettato ricalcando i disegni. Rubai due rullini a scuola e chiesi in prestito ad un amico la macchina fotografica. Fatti gli scatti che mi occorrevano per garantirmi di passare l’esame continuai a utilizzare il modello e due mie compagne e realizzai queste immagini che già portavano in sé quel senso di non gravità che poi diverrà la sospensione nel mio work in progress più famoso “Nel segno dell’Angelo”. Da quel giorno del 1979 non ho più dipinto. Da quel giorno del 1979 non ho mai smesso di fotografare. (Alberto Terrile)
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