Sembra che da qualche tempo Bill Evans si sia trasformato in una vera e propria cornucopia alla quale attingere per soddisfare il bisogno degli appassionati di nuovi e imperdibili inediti: non si è spenta l’eco del ritrovamento dello splendido "Some Other Time", che sempre l’etichetta Resonance annuncia, per il Record Store Day, “Another Time: The Hilversum Concert” (ancora il 1968, e stessa formazione, Jack DeJohnette e Eddie Gomez). Qui invece siamo nel 1976, un anno non particolarmente ricco discograficamente parlando per il pianista che incide solo “Quintessence”, uno dei rari album in quintetto a suo nome e il ‘sequel’ del meraviglioso incontro con la voce di Tony Bennett. Ma si esibisce spesso in concerto con il suo trio, Eddie Gomez al contrabbasso, che gli è a fianco dal 1966 e ci resterà per altri due anni, e il ’neo-assunto’ Eliot Zigmund alla batteria.
Proprio Zigmund in merito a questo disco ‘imprudentemente’ afferma: “È bello che ci sia finalmente una registrazione ufficiale che rappresenti la nostra parte dal vivo"; in realtà tale attività è già documentata in un “Paris Concert” (in effetti di difficile reperibilità se non in un box da 9 cd) registrato il 5 novembre e cioè dieci giorni prima giorni di questo “Monday”, con il quale inevitabilmente condivide la stessa scaletta (anche se in successione leggermente differente). Detto questo, il ritrovamento del concerto dell'Union Theater di Madison nel Wisconsin - grazie a due deejay, Larry Goldberg e James Farber, che ai tempi del college avevano anche intervistato il pianista alla radio (qui l’intervista completa: www.jazzwax.com/2015/02/exclusive-bill-evans-interview.html) - è uno splendido regalo per gli appassionati e anche per chi semplicemente vuole cominciare a conoscere lo stile lirico e intenso di uno dei pianisti che ha fatto la storia di questa musica. Stile personale e ineguagliabile, capace di rendere inconfondibilmente personali standard come “Someday My Prince Will Come”, “Minha (All Mine)”, “All of You”; e di concepire temi originali divenuti a loro volta standard come "Sugar Plum", "Time Remembered," e "T.T.T. (Twelve Tone Tune). Consigliatissimo; ma di quale disco di Bill Evans possiamo non dirlo? (Danilo Di Termini)