Brad Mehldau è uno dei pochi jazzisti contemporanei a superare il muro di cinta degli appassionati di un genere che ha, perlomeno in questa fase, esaurito la capacità di riverberarsi su altre musiche (come aveva fatto a più riprese nel secolo scorso). Ci è riuscito, oltre che per indubbie doti artistiche, per la capacità di esprimersi in linguaggi diversi, confrontandosi ad esempio con musicisti come Pat Metheny o Mark Guiliana, frequentando i territori della musica classica, contaminandosi con il grunge dei Nirvana o con un cantautore di culto come Nick Drake.
O coltivando l’esibizione in piano solo, mai così in voga come in questi anni, celebrata addirittura con un cofanetto di dieci cd, pubblicato nel 2015, invero a tratti pretenzioso. Tutto questo mantenendo in vita un trio da più di dieci anni, con Larry Grenadier al contrabbasso e Jeff Ballard alla batteria, con il quale periodicamente ritorna ad incidere ed esibirsi. A quattro anni da “Where Do You Start”, giunge un nuovo disco del gruppo, con sette brani (sei nell’edizione in vinile dove manca “These Foolish things”), tutte cover, tutte inevitabilmente “Blues and Ballads”: un classico di Cole Porter come “I Concentrate on You”, un brano che arriva da una colonna sonora di un film del 2008 composto da Jon Brion, uno standard poco frequentato di Charlie Parker (“Cheryl”), due brani di McCartney, uno del periodo Beatles, “And I Love Her” e uno del 2008, “My Valentine”. La formula non si discosta dai lavori precedenti, ma la raffinata capacità di scavare le melodie con piccolissime variazioni trasformandole lentamente in aree di libera improvvisazione, fanno di questo disco una piccola gemma. Ancora una volta adatta anche a un pubblico più ampio di quello jazzofilo. Per fortuna. (Danilo Di Termini)