Il punto di partenza è il trio danese, quello con il contrabbassista Jesper Bodilsen e il batterista Morten Lund (con il quale il pianista ha inciso alcune dei suoi dischi più convincenti). Ad essi aggiungete uno dei migliori sassofonisti in circolazione (Mark Turner) e un chitarrista che non ha bisogno di presentazioni come Bill Frisell e il gioco è fatto. O quasi. Perché se il tutto può essere maggiore della somma delle singole parti, a volte può succedere anche il contrario. Così i due brani più riusciti sono proprio quelli in trio, l’omaggio a Teddy Wilson per solo pianoforte e chitarra e, eccezione che conferma la regola, "Vale", il vero centro nevralgico del disco, oltre dodici minuti ellittici in cui il sax di Mark Turner entra a quasi metà brano, per un assolo impeccabile. Disco alterno, ma interessante. (Danilo Di Termini)