Il multiforme collettivo di Chicago (la formazione varia attorno alle figure centrali di Rob Mazurek e Chad Taylor) fin dagli esordi nel 1998 per l’etichetta dei Tortoise, è stato uno dei primi a collocarsi in un ambito post-jazz, confondendo la matrice black con ritmiche e sonorità più rock ed elettroniche. Se in alcuni casi quest’ultime prendono il sopravvento (l’Esbjorn Svensson trio o i Bad Plus) nel Duo la presenza del cornettista Mazurek e il peso della tradizione chicagoana (Art Ensemble in testa) fa propendere l’ago decisamente verso un free contemporaneo, innervato dall’Africa (“Yaa Yaa Kole”, dal Ghana) o dall’Oriente dell’ipnotica “Kabuki”. La chiusura di “Dente” in cui l’elettrowave si scioglie in un crescendo di fiati dapprima caotico e poi placato, riassume felicemente il senso del disco. (Danilo Di Termini)