A lungo sia con Carla Bley (dai tempi di “Fleur Carnivore”) che con Steve Swallow (nel 1987 il bassista ha prodotto il suo primo album), il sassofonista britannico Andy Sheppard ha raggiunto la piena maturità artistica (bello il suo Trio Libero del 2012 sempre ECM). Avrete capito che in questo album, tutte composizioni di Carla Bley, il vero 'primus inter pares' è proprio lui, capace di rileggere al soprano un vecchio brano come "Vashkar" (lo incise Paul Bley in “Footloose”) o di cesellare al tenore alla Stan Getz, le tre solari parti di “Wildlife” (scritta per ottetto nel1985 in “Night-Glo”). Ma il trio suona davvero all'unisono ed è difficile capire dove finiscano i meriti di uno e inizino quelli degli altri due: musica in purezza, ma con passione. Non capita spesso, meglio approfittarne. (Danilo Di Termini)