Un altro country è possibile? Cassandra Wilson ne è convinta e ritrova il chitarrista e produttore Fabrizio Sotti - con il quale aveva lavorato per il deludente "Glamoured" - per un lavoro intimo e raccolto, registrato tra New Orleans e Firenze. Inciso con Mino Cinelu e Lekan Babalola alle percussioni, Julien Labro alla fisarmonica e Nicola Sorato al basso, il disco segna il (definitivo?) distacco dalle sonorità jazz degli esordi del M-Base Collective di Steve Coleman e anche, in parte, dei fortunati dischi Blue Note successivi. Ora il blues è dolente e malinconico, mai furente, le corde della chitarra sottendono con languore la voce densa e profonda della cantante. E se si riesce anche a sopportare due versioni di "O Sole mio", evidentemente per il mercato d'oltreoceano, un motivo ci sarà. (Danilo Di Termini)